
Una Vita per la Missione
Condivisione sulla bellissima esperienza di Bologna
27.04.2014 17:35
Bologna, 6 Gennaio 2014
Carissimi amici,
è arrivato il momento di voltare pagina. Mi riferisco alla mia nuova assegnazione alla comunità di Castel Volturno (Caserta) dove abbiamo una comunità nostra che come scopo principale è quello di aiutare immigrati , la maggior parte sono Nigeriani , ad integrarsi nel tessuto sociale e religioso. E’ per me questa un’altra occasione per potermi mettere a disposizione della gente che il Signore mi vorrà far conoscere e soprattutto servire con amore.
Lascio Bologna , dove ho trascorso quasi 5 mesi ( vi arriva il giorno 22 Agosto 2013, invitato dal Padre Provinciale a dagli una mano come segretario della Provincia.).
E’ stata un’esperienza questa di Bologna molto bella e che mi ha aiutato tantissimo nel mio percorso missionario e di maturità umana e cristiana.
Sento il bisogno profondo di ringraziare Dio per quanto mi ha dato di sperimentare e di vivere con gioia e gratuità. Pochi sono stati i mesi ma molti intensi. Ringrazio Dio per le persone che concrete che mi ha messo accanto, iniziando dai miei confratelli di Comunità. Non li conoscevo, ma Dio mi ha aiutato non solo a conoscerli ma soprattutto a condividere nella semplicità i vari doni che LUI , il Signore ha dato a ciascuno di noi. Mi sono sentito in famiglia. Ci siamo trattati come familiari. Abbiamo collaborato bene insieme. Abbiamo saputo vivere bene i momenti comunitari con gioia. Onestamente non potevo pretendere di più dal Signore e dai miei confratelli.
Durante questo tempo ho iniziato a percepire qualcosa della gente di Bologna . Gente direi semplice e chiara nel modo di vivere la propria vocazione cristiana. Molte delle mie ore di ministero le ho spese nel confessionale . Un sacramento che amministrandolo mi aiuta tantissimo. Spesso attraverso la testimonianza delle persone ho avuto modo di cogliere la bontà e misericordia del Signore, ma soprattutto ho incontrato persone che pur vedendo la croce presente nella loro vita, non era scoraggiata, anzi , ho visto gente capace di ringraziare Dio per quanto hanno ricevuto , nonostante il fatto che stessero vivendo un momento difficile della loro vita. La mia stessa spiritualità e umanità hanno ricevuto benefici su benefici.
Lascio Bologna con la coscienza di aver fatto del mio meglio. Non sempre sono riuscito a fare tutto ma tutto bene, ma ciò che mi consola è che Dio ha certamente visto il mio cuore, il mio desiderio e la mia buona volontà nel servire il Signore.
Andando a Castel Volturno , sento nel cuore la gioia di poter mettere i miei piedi su quella terra creata e benedetta da Dio. Si Dio è ancora vivo e presente ed è il protagonista della storia delle persone e famiglie che vivono in quel luogo. Sento nel mio cuore la convinzione che ancora una volta lui mi precede ( è successo ogni volta che sono partito per le missione. Lo trovavo sempre li ad aspettarmi).
Sento che non sono chiamato ad aiutare i nostri fratelli e sorelle a vedere Dio anche in situazioni difficili. A riuscire a vedere e constatare con mano la storia che Dio sta facendo attraverso ognuno di loro. Per fare questo ci vuole tantissima preghiera e allo stesso tempo disponibilità a essere in contatto con tutte le persone ,senza distinzione di sesso, razza , cultura e religione. Dio non ha mai fatto nessuna di queste divisioni. Perché dovremmo farle noi? Dio in Gesù non ha mia discriminato nessuno. Nessuno si è mai sentito messo da parte o giudicato male da Lui.
Amici carissimi, quello che a volte fa soffrire il mio cuore è il vedere che i cristiani del “perbenismo religioso” fanno tantissime cose belle per gli altri, tantissimi atti di carità, ma a volte giudicano un pò troppo spesso e con superficialità e disprezzo tantissimi nostri fratelli immigrati. Ho sentito in giro commenti che non sanno ne di cristiana ,ma soprattutto non sanno di umano . Non si accetta. Non si accoglie. Si rilega tutto allo Stato. A volte noi cristiani siamo i primi a fare differenze, a discriminare , a giudicare questi nostri fratelli come ladri, banditi , violenti , buoni a nulla, gente che ruba il nostro lavoro (forse dimenticandoci che noi “Coloni moderni” lo abbiamo fatto e lo continuiamo a farlo da secoli nelle loro terre, con ragionamenti più o meno cristiani. In nome del Cristianesimo abbiamo condannato questi fratelli a un inferno impossibile e lo continuiamo a fare. )
In casi come questi ci dimentichiamo del Vangelo che ci ricorda “avevo fame , e non mi avete dato da mangiare, avevo sete e non mi avete dato da bere eccetera. E chiaro che siamo chiamati a fare un salto di mentalità, culturalmente non facile, ma che può essere fatto solo quando noi saremmo cristiani non per noi stessi o i nostri progetti egoistici, ma per amore del Signore.
Concludendo, ringrazio Dio per aver scelto questa nuova missione per me. Vado sereno e tranquillo e fiducioso che Dio non solo non ci abbandono ma “farà rifiorire il deserto “ come dicono le Sacre Scritture.
Vi Chiedo una preghiera. Io ricordo voi e le vostre intenzioni davanti al Signore.
Vostro
P. Antonio Guarino
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