
Una Vita per la Missione
Commento al vangelo, Venerdi 20 Settembre 2013
20.10.2015 11:57Lc 8,1-3
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore
Cari amici, mi sembra chiaro dal breve testo evangelico che la liturgia ci propone oggi, che l’aiuto e la presenza delle donne al seguito di Gesù non era una cosa di poco conto. Sembra che l’evengelista Luca ci tiene non solo a sottolineare l’evento , ma anche a dare la giusta importanza al servizio che quelle donne resero a Gesù e ai suoi discepoli. Pur non sapendo molto della psicologia della donna, mi sembra di poter dire che quando una donna si sente compresa e capita fin nelle profondità del suo intimo, diventa a sua volta una persona piena di energie vitali sconosciute anche a se stessa. Penso che qualcosa del genere deve essere successo alle donne che decisero di mettersi alla sequela di Gesù. In fondo, non era solo questione di essere state in qualche modo miracolate, ma il loro amore sincero e profondo per il Signore Gesù, deve essere nato anche da altro. Come per esempio devono essere state cosi impressionate dalla delicatezza di Gesù, che non sono riuscite a rimanere nel loro luogo ordinario , di ogni giorno, ma sono andate dietro a Lui, si sono messe in cammino, un cammino essenzialmente esistenziale. Le stesse donne si sono accorte che Gesù era riuscito a cogliere il bello e il positivo in loro, e lui stesso provava gioia nel vederle al suo servizio. Penso che loro avevano percepito veramente che Gesù era andato oltre la legge e le tante regole imposte su di loro donne, dalla stessa tradizione ebraica. Certamente si saranno sentiti stimate e amate per quello che veramente erano. Quando questo succede anche a noi, seguire il Signore diventa un’avventura meravigliosa. Vedere come Lui ci parla e si intrattiene con noi , facendoci percepire nel profondo del cuore, che, per Lui, noi siamo persone uniche al mondo . Veramente Lui è capace di andare oltre la superficialità delle persone e delle cose. Lui , il Signore, è capace di farci sentire importanti, con una nostra dignità e valore unico.
In questa ottica, penso che si spiega meglio, il servizio che quelle donne offrivano a Gesù con gioia. Un servizio che non ha modificato la loro dignità di donne, ma che , anzi , ha rafforzato l’amore per il Signore. Un amore cosi forte che li porterà senza nessuna paura sotto la Croce. Sotto lo Croce lo amano ancora. Sotto la croce si sentono sempre piu prese da quella presenza che riesce a mettere pace anche nei momenti poco belli della vita. E’ sotto la croce che il loro amore ( incondizionato ) si rivela tale. Il loro amore è un amore senza pretese , senza nessuna aspettativa o contraccambio; invece è un’amore che nasce da un cuore liberato e trasformato, una volta per tutte , dall’amore continuo del Signore.
La croce non fa loro paura. Non li fa ripiegare su se stesse, ma apre loro un’orizzonte grande , capace di riempire le loro piccolezze e grettezze mentali. Loro, le donne, si abbandonano. Sono arrivate ad un punto della loro vita che non possono fare altro, se non abbandonarsi a chi le ha amate per primo.
Il nostro servire il Signore sarà fonte di nuova vita solo se nasce da una esperienza di amore profondo per l’Amato. Altrimenti , cadremo spesso nelle lamentazioni e borbottamenti quotidiani. A proposito, quando ci lamentiamo spesso , o quando la voglia di vivere con fedeltà la nostra vocazione, qualunque essa sia, sembra venir meno, allora chiediamoci se stiamo amando, se siamo ancora animati dall’amore, o se siamo diventati indifferenti a tutto e a tutti.
Le donne del vangelo di oggi ci sono di esempio nel farci comprendere che il servizio vero e disinteressato può ed è motivato dall’amore.
Buona giornata a tutti voi
Padre Antonio
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