
Una Vita per la Missione
Commento al vangelo, Martedi 3 Settembre 2013
19.10.2015 19:32+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore
La Parola di oggi ci mette davanti a un miracolo di Gesù avvenuto nella sinagoga di Cafarnao. E’ proprio in mezzo alla sinagoga , nel momento della preghiera che questo indemoniato si rivela. E’ dice una verità importante : “ Tu sei il Santo di Dio “ e Gesù lo ammonisce dicendo “ taci”. Ci può innanzitutto sorprendere che nel bel mezzo di una comunità che prega c’è questo indemoniato. Che la gente non lo sapesse che in mezzo a loro c’era un indemoniato? Certo non ci si aspetta che questo indemoniato sia proprio li , in mezzo a una comunità orante. E’ solo davanti a Gesù che l’indemoniato esplode. Viene fuori con tutta la sua realtà di male.
Questo fatto mi fa pensare alle parole del nostro Papa emerito Benedetto XVI quando diceva che il male è all’interno della Chiesa e non tanto al di fuori di essa ,come ci piacerebbe pensare. Si, il fatto di essere comunità orante non significa che il male non si possa annidare tra di noi. E’ solo quando la comunità si confronta con Gesù e la sua Parola ,allora c’è la possibilità concreta che anche il male che si nasconde tra di noi possa venire fuori. E’ la persona di Gesù amata e seguita che ci rivela il male che è al nostro interno. Innanzitutto all’interno delle nostre vite e della vita della stessa comunità cristiana. Ecco allora il senso di cercare sempre di vivere nella verità e permettere alla Verità di illuminare le tante situazioni che ci troviamo a vivere , dove il male regna ancora anche se in maniera piu sottile e piu subodola.
Gesù dice allo spirito immondo “taci”. E noi dovremmo come lui , dopo aver permesso al Signore di fare verità dentro di noi , dire “taci “ ad ogni forma di male che si presenta come un falso bene. Quanto volte all’interno delle nostre comunità permettiamo che situazioni e persone che usano un buon gergo cristiano, continuino a fare del male nel parlare e nel loro modo di fare. Ieri il Papa nella sua omelia durante la messa a S. Marta ha chiaramente parlato del pettegolezzo che uccide. Questo è un male che fa male a tanti membri della Chiesa che vogliono con sincerità aprire il loro cuore e la loro vita al Signore. Ecco allora spiegato il “taci” di Gesù. A coloro che ci vengono a dire che il Signore è il Figlio di Dio ma che poi conducono una vita non degna del nome di Cristo , dobbiamo dire anche noi con forza “taci”. Certo il rischio è quello di compromettersi con persone e situazioni che ci sbandierano una cosa che non è in linea con il vangelo e con la vita stessa . C’è un detto inglese che dice “ if you cannot win him, join him “.Se non riesci a vincere l’altro , allora diventa suo compagno e amico. A volte ho paura che scegliamo proprio di fare questo . E cosi facendo non faccciamo altro che il male vada avanti e diventi quasi un nuovo nome del bene.
Come missionari di Gesù, se vogliamo assieme a Gesù essere persone capaci di debellare il male e chiamare il male con il proprio nome e cognome, allora non ci resta che scegliere Gesù e vivere come Lui viveva. Probabilmente correremo il rischio di diventare impopolari, ma è meglio diventare impopolari che essere parte del male .Non possiamo permettere che la verità venga camuffata dal male. Che il male si sostituisca a un altra verità che realmente non ci dona libertà ma che ci rende ancora piu schiavi di uno status quo , anche all’interno della chiesa, che noi stessi abbiamo contribuito a costruire ,non scegliendo la verità per paura anche noi di pagare il prezzo che Gesù ha pagato. Lui ha dato la vita affinchè noi potessi essere liberi nella verità che è Lui.
Buona giornata
Padre Antonio
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